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Campo di Giove

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Campo di Giove, parte della provincia de L’Aquila ma al confine con Chieti, è un’importante località di villeggiatura abruzzese. Lo è d’inverno, con le sue piste da sci, ma anche d’estate.

Sita ai piedi della Majella, tra il Monte Amaro, la Tavola Rotonda e il Monte Porrara, Campo di Giove sorge a 1.064 metri sul livello del mare. E, sebbene abbia poche centinaia d’abitanti, è davvero frequentata. Il motivo? I suoi splendidi paesaggi, ma anche (e soprattutto) quegli impianti da sci costruiti negli anni Settanta per incentivare il turismo invernale. Un po’ come successe a Pescocostanzo e Roccaraso.

Ecco dunque che, sciare a Campo di Giove, è tra le migliori attività dell’inverno abruzzese.

Cosa fare a Campo di Giove in inverno

Destinazione perfetta per chi vuole frequentare le montagne d’Abruzzo in inverno, gli impianti di Campo di Giove si trovano a tre chilometri dal centro del paese.

La seggiovia “Le Piane – Guado di Coccia” ha una lunghezza di 1455 metri: conduce dalla base dell’impianto (sita a 1160 metri) fino a Guado di Coccia a (a quota 1676), da dove si può prendere la sciovia “Serra Campanile” fino a raggiungere i 1787 metri sul livello del mare.

Sciare a Campo di Giove significa sciare sulle piste più alte d’Abruzzo. Sul versante ovest della Majella si trova infatti la Tavola Rotonda che, dall’alto di suoi quasi 2500 metri, regala straordinari panorami d’alta montagna: sembra di poter toccare la cima della Majella mentre, al di sotto, si apre la piana di Campo di Giove. Chi pratica sci alpino può scatenarsi, e cimentarsi in una discesa a perdifiato di 1300 metri di dislivello. In alternativa, è possibile sciare sulle piste di Serra Campanile, Le Capra, Porrara e Delle Signore, a prescindere da quale sia il proprio livello di preparazione.

Chi non scia, poi, ha diverse alternative per il suo inverno a Campo di Giove. Può partecipare a ciaspolate guidate, pattinare sul ghiaccio della pista da pattinaggio sintetica, ma anche andare alla scoperta del borgo. Il suo centro storico, del resto, è custode di straordinarie botteghe e di piccole chicche: da Palazzo Nanni alla chiesa rupestre della Madonna di Coccia, fino alla chiesa di San Rocco, gli edifici di Campo di Giove regalano un salto nel passato.

Infine, chi ama lo sci di fondo, può approfittare dei 5 chilometri di itinerario dal lago Ticino e poi attraverso il bosco. Mentre, se ciò che si intende fare è il freeride, è possibile raggiungere la quota con il battipista o la motoslitta per regalarsi una discesa mozzafiato.

Cosa fare a Campo di Giove in estate

Se d’inverno è la patria degli sciatori, Campo di Giove in estate è la destinazione ideale per chi vuole immergersi nella natura attraverso semplici passeggiate e impegnativi trekking. Il paese, infatti, è parte del parco nazionale della Majella, la “montagna madre” d’Abruzzo, ricchissima di sentieri e di percorsi da percorrere a piedi, a cavallo o in mountain-bike. Ce n’è davvero per tutti i gusti, qui: ci sono sentieri pensati per le famiglie coi bambini, itinerari riservati ai trekker più esperti, e persino passeggiate da fare col proprio amico a quattro zampe.

Campo di Giove in estate, del resto, fa soprattutto rima con natura. Che si scelga di addentrarsi nel parco della Majella, o che si preferisca dirigersi verso il lago Ticino per un pic-nic in riva all’acqua. Al di là dei classici trekking, inoltre, si possono vivere esperienze davvero speciali. Accompagnati da una guida esperta di Wildlife Watching si può andare alla ricerca delle tracce lasciate dai lupi, poche ore prima del tramonto o magari durante la notte. Si può dormire nella “Valle dei Lupi”, in un guscio di vetro, legno e metallo sospeso ad un pino. Si possono osservare i cieli stellati, organizzare uscite con la jeep, osservare ad una distanza di sicurezza i cervi, i caprioli, i cinghiali, le volpi, gli orsi bruni (se si è fortunati!).

Annoiarsi, a Campo di Giove, è davvero impossibile. D’inverno come d’estate. Tantopiù che, a meritare d’essere scoperto, è anche il borgo stesso. Uno scrigno di tesori, e di ristorantini in cui gustare specialità come le zuppe tradizionali, la polenta e il fiadone (tipicità abruzzese a base di sfoglia, simile ad un raviolo e ripiena di formaggi a pasta dura, uova e spezie). Per rifocillarsi dopo una camminata, o una giornata sugli sci.

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