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Caramanico Terme

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Caramanico
Frazioni
Decontra, San Nicolao, San Tommaso, San Vittorino, Sant’Elia, Scagnano
Dati e curiosità
altitudine: 650 m
superficie: 84 km quadrati
nome degli abitanti: caramanichesi
Santo patrono: Maria Santissima Assunta
festa patronale: 15 Agosto

fa parte di:

Comunità Montana della Maiella e del Morrone
Parco Nazionale della Maiella

Personaggi celebri
Caramanico ha dato i natali a Nicola D’Antino, scultore e pittore vissuto alla fine del XIX secolo. Fu discepolo di Francesco Paolo Michetti e operò in tutta Italia, soprattutto nell’ambito scultoreo.
Origine del nome
In verità è piuttosto incerta; per alcuni deriva dal longobardo “Arimannia”, per altri da un certo monaco Caro (caro-monaco, da qui Caramanico), della stirpe di Carlo Magno.

Storia

IV-III secolo a.C.
Nella vicina Valle Giumentina e in altre località del territorio sono stati rinvenuti reperti protostorici e paleolitici.
Periodo altomedievale
Sorge l’attuale abitato. L’impianto urbanistico del nucleo antico, invece, presentava il tipico schema longobardo.
Rinascimento
Fu feudo di vari signori: la regina Giovanna II (II metà del 1400), la famiglia Colonna, i Gonzaga (fine del 1500), i d’Aquino (metà del XVII-XVIII secolo), sotto il cui domino la città conobbe il maggior sviluppo.
1706
Fu colpita da un devastante terremoto
1960
In omaggio alle sorgenti termali situate nel territorio, ha assunto l’attuale nome, aggiungendo Terme all’originario Caramanico.

Da visitare
Chiesa di San Tommaso in Varano
La Chiesa si trova a pochi chilometri dal centro abitato nella frazione omonima di S.Tommaso. E’ intitolata a S. Tommaso Apostolo ma fu dedicata all’Arcivescovo di Canterbury, S. Tommaso Becket, da una comunità di agostiniani della quale rimane anche una iscrizione a ricordo. Probabilmente fu costruita su una precedente zona di culto pagana. La presenza di un pozzo nella cripta farebbe pensare a un culto delle acque legato verosimilmente a Ercole. La costruzione della chiesa risale ai primi anni del XIII secolo. La facciata, a capanna spezzata, reca tre portali che rispondono alla ripartizione interna dello spazio. L’aspetto più interessante della chiesa è l’arredo scultoreo, sia interno che esterno. Il portale maggiore è sovrastato da un altorilievo dominato dal Cristo in trono contornato dai 12 apostoli caratterizzati da una vivace gestualità. I capitelli e gli elementi architettonici minori sono adornati da un ricco ornato di palmette, pigne, foglie, tralci, fiori e frutta rispondenti ai canoni tipici della scultura simbolica pagano-cristiana. L’interno è a tre navate con abside semicircolare e tre ordini di livelli fino al presbiterio rialzato con la cripta sottostante. Degni di nota i leoni stilofori, gli affreschi della seconda metà del XIII secolo sui pilastri e la cosiddetta “colonna santa”, talmente sottile rispetto alle altre che la leggenda la vuole inserita dagli angeli e quindi portatrice di poteri miracolosi. La base infatti è levigata dai numerosi fedeli che nei secoli l’hanno strofinata a fini propiziatori. Il campanile è del XVIII secolo. In prossimità del complesso architettonico di S. Tommaso sono documentati i ruderi di un borgo del quale rimangono testimonianza delle interessanti bifore del XIV secolo e i resti del Convento cosiddetto “dei Celestini”.
Chiesa di San Tommaso in Varano
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Risalente all’XI secolo è forse la più antica chiesa del paese. E’ collegata con le mura fortificate del borgo. La facciata attuale reca i segni di un ricco apparato di epoca romanico – gotica. L’interno conserva il presbiterio rialzato risalente al primo impianto romanico. Nel XVI secolo fu rinnovato profondamente e l’ingresso spostato lateralmente. L’altare principale, dedicato all’Assunta, arricchito da marmi policromi e colonnine tortili, conserva affreschi molto interessanti; uno in particolare presenta la raffigurazione, rara, di “Dio Padre”. L’altare racchiude un’edicola con una copia della statua in argento dell’Assunta, risalente all’XI secolo, rubata nel 1950. L’edicola è posta su di un ostensorio in rame dorato, di XV secolo, attribuito a Nicola da Guardiagrele. Degno di nota è il portale gotico della facciata attribuito a Giovanni da Lubecca e Nallus, realizzato nella seconda metà del XV secolo. E’ arricchito da edicole a cuspide, trilobate, e bassorilievi con le Virtù. La lunetta contiene un ragguardevole altorilievo raffigurante la Vergine incoronata da Cristo e da Dio, vegliati dallo Spirito Santo. Il tutto è ornato da splendide mensole, tralci floreali e simboli cristiani tipici dell’epoca. Peculiare all’interno il battistero ligneo del 1572.
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Chiesa della Santissima Trinità
Si trova accanto alla cattedrale di Santa Maria Maggiore, con la quale è unita. Caratterizzata da una facciata lineare, corredata da un semplice portale in pietra a timpano campito da uno stemma nobiliare. E’ legata all’oratorio di S. Filippo, e prevalentemente utilizzata per attività culturali.
Chiesa della Santissima Trinità
Chiesa della Madonna della Vita
Piccola chiesa databile al XIV secolo caratterizzata da una semplice facciata nella quale rilevanti sono il portale e la finestra ad arco tribolato.
Chiesa di San Nicola di Bari
La prima menzione risale al 1301 ma il complesso architettonico non conserva tracce di quell’epoca. Venne riedificata interamente nel 1493, e poi subì riaggiusta menti alla fine del ’500 e nel ‘700. L’interno è a tre navate scandite da pilastri e adornate da altari settecenteschi decorati da stucchi, finti marmi e affreschi. Uno in particolare è degno di nota: databile al XIV secolo, conserva una icona bizantineggiante che ritrae la Madonna del Carmine. La maestosa facciata è in puro stile neoclassico scandita dai portali minori laterali e da quello principale riccamente scolpito. Colonne tortili, putti alati e tralci vegetali lo incorniciano. Al centro troneggia la statua di S. Nicola affiancata nelle nicchie laterali da S. Pietro e S. Lucia. All’interno è presenta una cantoria in legno dorato settecentesca che raffigura i miracoli di S.Nicola. Tra gli arredi liturgici degna di nota una croce processionale in argento, smaltata e cesellata, datata 1489. Il campanile, settecentesco, è a cupola, sostituito all’originario a cuspide, in seguito a rifacimenti settecenteschi.
Chiesa di San Nicola di Bari
Chiesa di San Tommaso D’Aquino
Denominata anche Chiesa di San Domenico, si trova ai margini dell’abitato. Fu’ dedicata al santo dal suo avo Giacomo d’Aquino e prese il nome di S. Domenico quando furono i domenicani a prenderla in affidamento. Mononave, risale al XIV-XV secolo e conserva, degni di nota, due portali: uno di epoca romanica nel fianco, sormontato da un timpano, e l’altro ad ogiva in facciata. Il portale principale è affiancato da due leoni in pietra e sormontato da un rosone. Attualmente la chiesa è sconsacrata ed adibita ad Auditorium.
Chiesa di San Maurizio
Si trova alla periferia del paese ed è connessa con le mura fortificate del borgo. La struttura è stata molto rimaneggiata, risale a una prima riedificazione completa del XV secolo; nel ‘700 le furono aggiunte le navate laterali. Il pavimento è originale in pietra. Architettonicamente sono degni di nota il campanile e il portale ad arco ogivale. L’altare maggiore conserva un trittico rappresentante la Vergine col Bambino di forte rilievo artistico.
Chiesa del convento dei Cappuccini
Di fondazione cinquecentesca non conserva traccia dell’impianto originario. La chiesa, a unica navata, è dedicata a S. Lorenzo. Fu soppresso nel 1866 e solo nell’ultimo secolo fu riaffidato ai frati e restaurato. All’interno conserva, degni di nota, un tabernacolo in legno del ‘700, un Paliotto in cuoio e una grande Pala d’altare, entrambi seicenteschi.
Complesso monastico delle Clarisse
Risale al 1636 quando venne ricavato da una abitazione privata trasformata in monastero fortificato a ridosso delle mura di cinta del borgo. Rimase edificio conventuale per pochi decenni finché fu distrutto nel ‘700 da un terremoto e abbandonato e sconsacrato. Rimangono visibili la disposizione spaziale tipica conventuale e le fortificazioni con fuciliere e cannoniere. Attualmente è destinato a centro congressi.
Edilizia civile
Il borgo di Caramanico è ricco di un’architettura civile sia popolare che gentilizia di pregio. In particolare degni di nota i palazzi settecenteschi Sartorelli-Persi, Pastore e Maurizio che si sgranano lungo il centro storico. Alcuni edifici sono poi impreziositi da interessanti logge e porticati. Degne di nota in Via Salerno, una loggia in laterizio databile presumibilmente al XIV secolo e un’altra, poco distante, databile al pieno ‘400 e caratterizzata da colonnine tortili di gusto toscano. Nell’abitato sono degne di note anche due fontane di epoca rinascimentale.
Architettura pastorale
Nella località Altipiano di Contra è possibile ammirare tipiche costruzioni locali agricole come pagliai e realizzazioni trulliformi in pietra a secco.
Castello
Il borgo di Caramanico è strutturato secondo un impianto tipico di borgo fortificato medievale, cioè arroccato su di uno sperone, e racchiuso all’interno di una cinta muraria della quale rimangono numerosi tratti, casemura, torri e alcune porte di accesso. Sulla sommità sono visibili i resti del Castello appartenuto ai feudatari del luogo, la famiglia D’Aquino.
Terme
Caramanico è rinomata per la qualità delle sue acque termali già dal XVI secolo. L’attuale stabilimento termale è stato impiantato nel 1901 a ridosso della sorgente sulfurea denominata “La Salute” in località Santa Croce. La particolarità altamente funzionale delle acque di Caramanico è legata all’elevata percentuale di idrogeno solforato dell’acqua, particolarmente indicata per i disturbi dermatologici, dell’apparato respiratorio e osteo-articolare. Da non sottovalutare anche le proprietà terapeutiche dell’acqua oligominerale della sorgente limitrofa detta del “Pisciarello”.  Sito web http://www.termedicaramanico.it/
Immagini di Caramanico Terme

Caramanico paese
I Luchi
Museo archeologico
Chiesa di San Tommaso in Varano

Articoli culturali
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Eventi
17 gennaio
Festa di Sant’Antonio Abate
Settimana Santa
Feste e riti Pasquali
Ogni Lunedì di Pasqua nella frazione di S.Tommaso ha luogo una particolare processione che si svolge tra i campi dei dintorni a fini propiziatori per favorire la buona riuscita dei raccolti.
Luglio
Rassegna Concertistica
L’associazione Marino da Caramanico ogni estate organizza un Concorso Internazionale tramite una serie di concerti musicali dislocati nelle bellissime chiese del territorio. Vi partecipano musicisti di livello internazionale e nazionale. Alle competizioni si alternano anche concerti di alto livello.
1 agosto
Favoni
La sera del primo agosto in diversi punti del paese vengono accesi dei grossi falò di legna, frasche e paglia offerte dai fedeli al fine di ringraziare la Vergine alla conclusione del ciclo agrario. Ogni contrada accende la sua catasta in competizione con le altre. L’evento è accompagnato da canti e musiche tradizionali associate alla degustazione di dolci tipici.
14 agosto
Palmentieri
A Ferragosto, culmine della raccolta del grano, e dei festeggiamenti in onore della Madonna Assunta, si svolge una singolare processione di donne in costume tradizionale che portano dei particolari cesti in dono alla Vergine: I Palmentieri. Dei canestri sormontati da una intelaiatura conica ricoperta di fiori, rami di quercia e di alloro, e “pizzelle”, tradizionale dolce abruzzese, una sorta di cialda cotta in uno stampo specifico. Questi doni, accompagnati da conche ricolme di spighe di grano, vengono offerti come ringraziamento alla Vergine per la riuscita della mietitura, e posti ai piedi della statua.
Ricettività
Hotel

***** LA RESERVE
**** HOTEL DEL PARCO PRINCIPI DI CARAMANICO
*** CERCONE
*** ALBERGO DI FIORE
*** EDE
*** IACOBUCCI
*** ALBERGO MAIELLA E DELLE TERME
*** MAZZOCCA
*** ORSINI
*** PESCO FALCONE
*** SAN FRANCESCO
*** VINCENZELLA
*** VIOLA (PETIT HOTEL)
** DE NARDIS
** DI PIERO
** GRAZIELLA

Bed & Breakfast

ANTICO BORGO
DA RONDINELLA VALLE DELL’ORFENTO

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Ristoranti

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DA RONDINELLA
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Informazioni turistiche
Comune
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IAT
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tel. 085 92 22 02
Email iat.caramanico@abruzzoturismo.it
Ufficio informazioni
viale Fonte Grande 1/3
tel. 085 92 90 209

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