La situazione relativa alle truffe online continua a peggiorare. Adesso, a essere colpiti sono anche tanti giovanissimi. Come fare per proteggersi ed evitare spiacevoli sorprese.
‘Fatta la legge, trovato l’inganno’, così recita uno dei detti che aiutano a riassumere l’impegno e la dedizione che, sin dall’alba dei tempi, certe persone mettono nel raggiro e nell’inganno, per cercare di sopravvivere a spese d’altri. Di truffatori, ne è pieno il mondo e l’Italia non è sicuramente da meno. Inoltre, all’introduzione di ogni nuova tecnologia sul mercato, subito si inizia a pensare a come sfruttarla per fini non proprio benevoli.
È successo con i telefoni fissi, poi coi cellulari, con gli SMS e oggi accade con le cosiddette truffe online, inquadrando in questa macro categoria tutta una serie di tecniche volte al raggiro dei malcapitati attraverso lo sfruttamento del mezzo web. In Abruzzo, il dato degli ultimi tempi è preoccupante, visto il coinvolgimento di sempre più giovani nelle truffe. Come fare dunque a proteggersi e a scovare immediatamente una truffa?
Ecco cosa fare
Gli ultimi dati riguardanti le truffe telematiche in Abruzzo, restituiscono un quadro preoccupante: ben 270mila cittadini avrebbero subito truffe di varia natura e, di questi. ben 1 su 3 sarebbe un giovane. L’accesso dei giovanissimi ai sistemi di acquisto online, ha portato a varie truffe legate all’e-commerce, per questo motivo ci sentiamo di consigliare di acquistare solo da siti ben noti e, se un prezzo dovesse sembrarvi eccessivamente basso, fate un double check prima di acquistare.
Non si tratta comunque dell’unica tipologia di truffa messa in atto perché, se è vero che l’e-commerce può derivare da un errore di valutazione da parte di chi acquista, il furto di dati personali si realizza in maniera totalmente passiva. Ci si ritrova spesso a lottare con hacker che cercano di entrare sugli account social o mail. Per prevenire, i siti mettono a disposizione vari metodi come la cosiddetta verifica a 2 fattori, per cercare di stare un po’ più tranquilli.
Proprio in nome della lotta a queste incresciose situazioni, nasce il Ddl Cybersicurezza che, di recente, si è arricchito dell’emendamento approvato dell’On. Letizia Giorgianni (Fdi) che introduce a pieno titolo la fattispecie di reato di “truffa online”, prevedendo delle aggravanti giudiziarie per chi commette dei reati attraverso siti e piattaforme informatiche.
Secondo Giorgianni infatti, uno dei motivi per cui il numero di truffe online è così alto è legato anche alla “estrema debolezza nella repressione penale di questa forma di criminalità”. Per questo, col nuovo emendamento, oltre ad aumentare la pena comminabile, si disporrà anche il sequestro degli strumenti informatici utilizzati per realizzare la truffa.