Alzheimer, i sintomi silenziosi che precedono la malattia: si possono notare fino a 18 anni prima

Stando ai ricercatori, l’Alzheimer può essere identificata con largo anticipo. Questo consentirebbe di mettere a punto terapie migliori.

L’Alzheimer è una tra le malattie più temute. Solitamente, colpisce le persone anziane, ma ci sono casi anche sotto i 60 anni. Può avere un impatto molto forte sugli individui colpiti e sui famigliari dei pazienti. La quotidianità cambia e le funzioni cognitive si riducono progressivamente. Al momento, la medicina non è in grado di curarla definitivamente.

Alzheimer, i sintomi silenziosi
L’Alzheimer può essere diagnosticato fino a 18 anni prima – inabruzzo.it

Nel corso del tempo, però, sono state approvate delle terapie che possono ridurre i disturbi e rallentarne il decorso. Secondo uno studio, è possibile indentificare i sintomi con largo anticipo. Questo consentirebbe di agire con un intervento mirato, senza attendere l’insorgenza di problemi legati alla memoria.

L’Alzheimer può essere identificata precocemente: la ricerca di Chicago

L’Alzheimer, ancora oggi, rappresenta una delle patologie più pericolose per gli anziani. Le persone colpite, nel corso degli anni, possono sperimentare svariati sintomi. Solitamente, c’è una forte compromissione della memoria. Molti dei pazienti, a un certo punto, non sono più in grado di riconoscere i volti delle persone care e di svolgere le normali attività quotidiane. L’assistenza giornaliera diventa necessaria anche per le cose più semplici.

alzheimer ricerca di Chicago
I test cognitivi possono indirizzare verso una diagnosi precoce di Alzheimer – inabruzzo.it

I ricercatori dell’Università di Chicago hanno condotto uno studio che ha coinvolto circa 2000 persone. È stato chiesto loro di svolgere dei test cognitivi. La durata complessiva è stata di 18 anni. Stando ai dati raccolti, i partecipanti che hanno sviluppato la malattia (circa 1/5) sono anche coloro che hanno commesso più errori nelle risposte. Questo confermerebbe le recenti teorie degli esperti. Pare che l’Alzheimer non si sviluppi all’improvviso, dall’oggi al domani, ma che sia preceduta da alcuni segnali.

Il corpo e la mente vanno incontro a cambiamenti lenti, ma progressivi. In questa fase, senza controlli specifici, è impossibile rivelarne la presenza. Una prevenzione accurata, tuttavia, potrebbe rappresentare una preziosa arma. In questo modo, i medici potrebbero intervenire subito, prima che il paziente vada incontro a sintomi conclamati. Ad oggi, l’obiettivo è quello di sviluppare terapie sempre più all’avanguardia, in grado di bloccare la degenerazione dei tessuti del cervello.

In caso di dubbi, si consiglia sempre di rivolgersi al proprio medico di fiducia. È dannoso ignorare campanelli d’allarme preziosi. La speranza, ovviamente, è quella che, in futuro, si trovi il modo di debellare definitivamente tale patologia. La medicina si sta concentrando sui meccanismi che scatenano e regolano l’Alzheimer. Una maggiore conoscenza potrebbe aiutare a raggiungere il risultato desiderato.

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