Ex professori di Amici rompono il silenzio in merito alle dichiarazioni di un collega: scoppia il caso sulle molestie ricevute.
La molestia è fondamentalmente un abuso di potere. La vittima generalmente si trova sempre in una condizione di debolezza – fisica, emotiva o di ruolo – rispetto al suo “carnefice”. Parliamo dunque di datori di lavoro che rivolgono attenzioni indesiderate a colleghe e colleghi, ma anche di insegnanti, mentori o più semplicemente uomini e donne maturi su adolescenti. “La danza è un ambiente come un altro” – ha spiegato Steve La Chance, professore di Amici dal 2002 al 2010 – “Le persone malate esistono ovunque, nel mondo del cinema e negli uffici”. Pensiero legittimo e giusto, il quale tuttavia manca di sottolineare come oggettivamente in alcuni campi le vittime siano maggiormente esposte.
In un comune ufficio la ricerca di intimità è più difficile. Molestie e abusi sul luogo di lavoro spesso implicano un coinvolgimento del capo, il quale invita “l’oggetto del desiderio” nel suo ufficio. Oppure si consumano con la complicità e connivenza dei colleghi che, per evitare i problemi, decidono di tacere di fronte ad avance e atteggiamenti fuori luogo. Nel mondo della danza – così come sui set cinematografici, dietro le quinte delle sfilate di moda e simili – il rischio di essere avvicinati inopportunamente aumenta. I ballerini danzano per ore in sala prove di fronte ai propri mentori (se così possiamo chiamarli) e spesso si trovano a montare coreografie che implicano necessariamente il contatto fisico.
La denuncia di Giuliano Peparini
Giuliano Peparini ha aperto da poco la sua Accademia nel cuore di Roma. La sua esperienza nel mondo della danza l’ha spinto ad aprire una struttura che consenta ai ragazzi di dedicarsi al loro sogno, senza incorrere il rischio di molestie, abusi ed angosce. “Alcuni insegnanti volevano discutere della lezione o del mio percorso mentre loro si facevano la doccia“ – ha raccontato – “Nessuno ne parla mai, ma gli abusi sono sempre esistiti nel nostro ambiente”. Un giovane parla dei suoi sogni di gloria e si affida ad un fantomatico mentore, il quale approfitta della fiducia e della stima riservatogli per soddisfare le proprie fantasie. E’ una vecchia storia.
Garrison Rochelle, anche lui ex professore di Amici, contrariamente a La Chance, ha sostenuto prontamente il collega. “Sei convinto che ti siano guardando per la tua arte, in realtà ammirano il tuo bel sederino” – ha spiegato con amara ironia – “Una notte, mentre ero a Houston per uno stage, mi sono trovato il mio insegnante in camera. L’ho mandato via e da allora non mi ha più rivolto la parola”. Garrison ha poi raccontato di aver subìto attenzioni indesiderate e fuori luogo anche di fronte ai suoi compagni, un comportamento talmente invadente e mortificante da convincerlo ad abbandonare gli studi. “I ragazzi vogliono emergere subito e ad ogni costo […] questo fa si che chi è scorretto se ne approfitti” – ha quindi concluso.
