Analisi delle coste abruzzesi: tutto perfetto tranne qui. Le zone interdette

L’Arta (Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente) ha svolto delle indagini sulle acque del medio Adriatico, per assicurare ai bagnanti la sicurezza secondo parametri microbiologici. Ecco i risultati.

L’estate si avvicina e in Abruzzo, in tanti sono impazienti di abbandonare il calore delle coperte e dei caminetti, per lasciarsi andare alla comodità del costume da bagno, calpestando la sabbia bianca delle coste abruzzesi, prima di prendere una vigorosa rincorsa per fare il primo tuffo dell’anno nelle acque del Mar Adriatico. Proprio per evitare problemi in questo periodi, sono stati svolti dei controlli. 

Nuovi controlli sulle coste abruzzesi foto Canva inabruzzo.it
Nuovi controlli sulle coste abruzzesi foto Canva inabruzzo.it

Di tali controlli si è occupata l’Arta (Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente). Il fine di tali analisi era assicurare che tutti i valori microbiologici del medio Adriatico, fossero in ordine così da garantire sicurezza ai bagnanti sia abruzzesi che non, vista l’enorme affluenza prevista sulle spiagge per questa stagione turistica. I risultati delle analisi hanno fatto venir fuori qualche problema.

Le zone problematiche

L’Arta (Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente) ha svolto dei controlli a tappeto su varie zone di mare del Mar Adriatico, nel cosiddetto medio Adriatico. Ciò a cui si voleva tendere, era assicurarsi che i livelli microbiologici nelle acque del mare abruzzese fossero in linea con i limiti di legge, così da garantire una balneazione serene a tutti gli avventori delle incontaminate spiagge abruzzesi. 

Ecco i risultati foto Canva inabruzzo.it
Ecco i risultati foto Canva inabruzzo.it

I risultati si sono rivelati abbastanza soddisfacenti nella maggior parte delle zone anche se, ci sono delle limitazioni: due tratti di mare sono stati temporaneamente interdetti ovvero San Vito Chietino, a 50 metri a sud del fosso Cintioni, dove però le ultime analisi suppletiva hanno avuto esito positivo, eliminando il divieto di balneazione; a Pineto, al chilometro 424,100 della Strada Statale 16, e si attendono i risultati delle analisi suppletive, con le quali potrebbe venir revocata l’interdizione.

Mentre alcuni punti, grazie a misurazioni eseguite a 15 giorni di distanza l’una dall’altra, sono risultati adatti alla balneazione, passando adesso la parola ai Sindaci dei Comuni a cui appartengono le zone interessate, vi sono delle zone che per tutto il 2024 non potranno essere praticate: a Ortona, 350 metri a sud della foce del fiume Foro e 200 metri a sud della foce del fiume Aielli, e a San Vito Chietino, 100 metri a nord della foce del fiume Feltrino.

Maurizio Dionisio, direttore generale di Arta Abruzzo, ha dichiarato:”Il monitoraggio lungo le coste abruzzesi continuerà puntualmente durante tutta la stagione balneare, secondo il programma previsto” e sulla perizia con cui vengono svolti i controlli, aggiunge:”L’accuratezza delle analisi e la precisione nei campionamenti sono imprescindibili per tutelare i cittadini e per l’assegnazione delle bandiere blu, cruciali per il sostegno della crescita turistica della regione”.

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