
 Dati e curiosità
 altitudine: 519 m
 superficie: 18 km quadrati
 nome degli abitanti: casteldieresi
Santo patrono: San Donato
 Festa patronale: 3 Settembre
 Fa parte di:
Comunità montana Sirentina.
 Associazione Borghi Autentici d’Italia
Storia
Età pre–romana
 Fu un pagus dei Peligni Superequani (popolazione italica).
970-1035
 Sappiamo da varie fonti medievali che il feudatario Lupo di Ildegeri visse a Castel di Ieri e che acquistò vasti appezzamenti di terreno nella Valle Subequana.
1150
 Il paese passò sotto il controllo dei Normanni.
XIII-XIV secolo
 Castel di Ieri è prima aggregato all’Abruzzo Ulteriore (1273) e poi a quello Citeriore (1320).
XV-XVI secolo
 Nel Quattrocento diventa feudo dei Piccolomini. Dopo la scomparsa di Antonio Piccolomini (1505), il feudo passò nelle mani di Costanza d’Aragona Piccolomini.
XVII secolo
 Diviene di possesso del Principe di Gallicano, Pompeo Colonna (1633), per poi passare sotto il dominio regio (1661).
1854
 Diviene comune autonomo, in seguito al distacco da Goriano Sicoli.
Da visitare
 Chiesa di Santa Croce
 
Risalente al XV secolo, presenta una sola navata e pavimento in cotto. Si tratta dell’unica chiesa rimasta tra quelle originariamente all’interno del borgo. Fu abbandonata dopo il sisma del 1915 per i danni subiti, e nel 1998 fu musealizzata in situ come la si vede oggi.
 Chiesa di Santa Maria assunta in cielo
 
 Fondata nel XIII secolo (1383) e modificata nel settecento. La si incotra all’ingresso del paese, lungo la strada principale. La facciata è caratterizzata da un bel portale e numerosi elementi decorativi in pietra, tra cui alcune statue nelle nicchie della fascia superiore. All’interno si possono ammirare l’altare maggiore, in marmo intarsiato, che ospita il corpo di san Donato martire, portato qui da Roma la domenica dopo Pasqua del 1753. Interessanti anche una croce da processione trilobata del ‘400 e alcune tele a olio del ‘700: raffigurano la Madonna col Bambino, Cristo e San Pietro.
 Chiesa di San Rocco
 Purtroppo in stato di abbandono
 Torre medievale
 
 Costruita nel XIII secolo a dominare il borgo, come punto di avvistamento e di difesa lungo la Via Valeria. Essa è tutto quel che resta della roccaforte edificata dai Conti di Celano. Di forma quadrangolare, ma con base a forma di tronco di piramide, ha l’ingresso rialzato e all’interno c’è una scala a chiocciola per salire sulla sommità. Oggi è alta circa 20 metri, ma dalle fonti (tra cui un dipinto di fine XIX secolo) risulta essere stata ben più alta in passato, ridotta così da vari crolli nel corso degli anni.
 Porta urbica
 
 Si tratta dell’unica tra le le porte di accesso al borgo fortificato giunta integra ai nostri giorni. Risale alla fine del XV secolo, con arco gotico sormontato dallo stemma dei Colonna.
 Casa con bifora
 
 La si incontra lungo via Simonetti ed è un classico esempio di palazzetto gentilizio medievale; fu costruita nel XIV secolo per volere dei principi Sciarra Colonna, che erano feudatari del paese ma anche della vicina Goriano Sicoli.
 Santuario italico
 
 Il tempio italico di Castel di Ieri fu luogo di culto dei Peligni Superequani e si trova oggi in località “Piè di Franci”, lungo la strada “Claudia Nova”, la provinciale per Goriano Sicoli.
 I resti archeologici, scavati dal 1987, si estendono su una superficie di 120 metri per 90. Gli scavi hanno portato alla luce i resti di 2 templi italici: il più antico risale al IV secolo a.C., mentre l’altro, sovrapposto parzialmente al primo e rialzato circa 2 metri rispetto a esso, risale al II secolo a.C. e fu reso monumentale nel secolo successivo. Esso era arricchito da una bella decorazione in terracotta, oggi esposta nel Museo archeologico nazionale di Chieti.
 Chiesa rurale della Madonna del Soccorso
 Chiesa rurale della Madonna di Pietrabona
 Fondata nel XIII secolo. Si trova circa 3 km dal paese, lungo la strada per Goriano Sicoli, la “Claudia Valeria”, da cui si segue poi una interpoderale parallela al corso del Rio Scuro fino a circa duecento metri dal santuario. L’ultimo tratto è sentiero da fare a piedi. Nella zona orientale del Vallone del Rio Scuro si raggiunge un piccolo terrazzo roccioso tra la parete della montagna e il burrone, e qui sorge la chiesa. Secondo la voce popolare fu eretta in onore della Madonna come ringraziamento per aver salvato il paese dalla peste; ma una leggenda vuole che la Madonna sia apparsa su un masso (da qui Pietrabona) salvando un contadino dall’alluvione.
 Immagini
 vedi tutte le foto di Castel di Ieri
 Eventi
 agosto
 serate di musica rock
 31 agosto
 festa di fine estate e festa degli emigranti
 2,3,4 settembre
 festa in onore di Sant’Emidio, San Donato – patrono – e San Rocco – con annessa fiera
 Ricettività
Informazioni turistiche
 Comune
 Piazza delle Scuole
 tel. 0864 79 168
 fax 0864 79 7634
 email sindaco@comune.casteldiieri.it
 www.comune.casteldiieri.aq.it
 
 




