L’Italia è piena di bacini d’acqua famosi e paesaggisticamente attrattivi. In Abruzzo c’è un lago a forma di cuore: un luogo stupefacente!
Ci troviamo tra i monti Marsicani, in pieno Abruzzo, tra boschi antichi pieni di suggestive leggende e premiati da sentieri di ricchissimo fascino. Il lago in questione è il bacino d’acqua dolce naturale più grande della Regione Abruzzo e una meta turistica per escursionisti, famiglie, fotografi, amanti della geologia e coppie di innamorati. Tantissime persone sono attratte da questo luogo speciale…
Non è solo la sua particolare forma prospettica a incuriosire: la bellezza è anche nel lago stesso, le cui acque sono limpide e balneabili, nella geografia circostante, nell’immenso potenziale turistico dei dintorni e nella spiritualità che da secoli caratterizza la zona. Ma partiamo dalla forma. Visto dall’alto, il lago assume una sagoma sorprendentemente, identica a quella di un cuore stilizzato. Ecco perché intorno alle sue acque è sorto un percorso, il sentiero del cuore: un excursus panoramico che conduce al punto da cui ammirare l’immagine del blu stretto in un disegno a cuore.
Il lago a forma di cuore è il lago di Scanno, nel Comune di Villalago, dove d’estate tanti abruzzesi vanno a nuotare, per farsi un giro in pedalò o in canoa o più semplicemente per stendersi un’oretta sulle rive attrezzate. In zona è possibile anche partecipare a delle escursioni, a giri in mountain bike, fare del birdwatching e ovviamente dei picnic o delle semplici passeggiate.
Anche culturalmente, il lago ha grande fascino. Scanno, in provincia de L’Aquila, è nota come “la città dei fotografi”, perché il lago e il borgo sono stati fotografati da artisti molto importanti. Uno su tutti: Henri Cartier-Bresson. Anche Villalago ha attrazioni culturali importanti. Per esempio, l’eremo di San Domenico: una chiesetta con altare da cui si entra nella grotta dove dimorò il santo spagnolo. E poi c’è la rocca con l’annesso belvedere sulle Gole del Sagittario e sul lago a forma di cuore.
Il lago si è formato in epoca remota a seguito di una frana del monte Genzana. Secondo gli studiosi, quella frana ha bloccato il corso del fiume Tasso, dando così vita al lago. Sulle sue rive sorge il santuario della Madonna del Lago, risalente al XVII secolo, un luogo di culto in stile neogotico. Tra Villalago e Scanno fiorisce poi la tradizione artigiana, con le botteghe che ancora lavorano la presentosa, un gioiello da indossare per il fidanzamento.
Il lago è immerso in un ecosistema ricco e protetto. Il paesaggio vegetale, in realtà, appare povero lungo l’intero tratto costiero. Anche la fauna è scarsa (i motivi sono storici: i territori erano sfruttati per la pastorizia). Ma non lontano da lì ci sono le Gole del Sagittario, habitat di lupi, orsi marsicani, aquile e falchi. I dintorni sono pieni di boschi di faggio, salici e aceri. Tanti alberi forti e antichi che, con le loro chiome, incorniciano il lago come in un dipinto.
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