Eremo di San Venanzio, tra i luoghi del cuore FAI

L’eremo di San Venanzio si trova nella Riserva Naturale Regionale Gole di San Venanzio lungo il fiume Aterno, nel comune di Raiano in provincia dell’Aquila.

Eremo di San Venanzio visto dall'alto
Eremo di San Venanzio – Foto Facebook @Riserva Naturale Regionale Gole di San Venanzio – inabruzzo.it

Il posto è particolarmente suggestivo poiché si erge tra le pareti rocciose, immerso completamente nella natura circostante, tra rocce, boschi e acqua. Il luogo è ricco di misticismo, ed è meta di pellegrini e di chi vuole trovare un contatto con il mistero della natura.

Questo eremo è stato votato e censito tra i Luoghi del Cuore del Fondo Ambiente Italiano, che consente ai tutti di esprimere la propria preferenza sui luoghi italiani da non dimenticare e da recuperare. Si tratta di un luogo imperdibile da visitare assolutamente durante una vacanza in Abruzzo.

Come si arriva e cosa sapere dell’Eremo di San Venanzio

Situato nella Riserva delle Gole di San Venanzio, l’eremo è arroccato tra le rocce in uno scenario naturalistico di grande impatto. Sotto di esso scorre il fiume Aterno ed è interamente circondato dalla vegetazione: un vero e proprio spettacolo del nostro Paese.

Eremo di San Venanzio sul fiume Aterno
Eremo di San Venanzio – Foto Facebook @Riserva Naturale Regionale Gole di San Venanzio – inabruzzo.it

Per arrivare all’eremo si percorre la strada panoramica che collega Raiano, luogo in cui Benedetto Croce trascorreva i suoi soggiorni estivi, a Vittorito. Dagli scritti che ci ha lasciato emerge che anche lui si è recava presso l’eremo in visita.

L’eremo di San Venanzio è costituito da una chiesa risalente al XV – XVI secolo e ristrutturata alla fine del ‘600 a pianta rettangolare coperta con volta a botte. Da questa parte si accede alla loggia incastonata sulle rocce a cavallo del fiume, al di sotto della quale si trova l’eremo vero e proprio che fu abitato dal santo.

San Venanzio nacque nella città di Camerino ma si ritirò in questa zona dopo la conversione al cristianesimo. In seguito fu arrestato e martirizzato nel 259 dopo Cristo, sotto l’imperatore Decio.

Proprio in una parte del complesso, che prende il nome di crocetta, si dice che il Santo si raccogliesse in preghiera. La tradizione vuole che in una roccia presente all’interno dell’eremo ci sia ancora l’impronta del suo corpo.

A questa zona si accede attraverso la scala scavata nella roccia che dall’altare conduce fino alla grotta. Questo è di fatto anche il cuore della struttura oltre a essere il luogo più antico.

Tutta la zona è un’area molto ricca dal punto di vista naturalistico oltre che storico e religioso. Per chi sta organizzando una visita agli eremi in Abruzzo, questo di San Venanzio è di certo imperdibile per bellezza e misticismo.

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