Carlos Maria Corona ha festeggiato il suo compleanno in compagnia del papà Fabrizio: sono due gocce d’acqua.
Fabrizio Corona aspetta il secondo figlio dall’attuale compagna Sara Barbieri, con la quale sta trascorrendo in questi giorni le vacanze in Sicilia. Con la coppia c’è anche Carlos Maria, il primogenito dell’ex re dei paparazzi, avuto da Nina Moric. Proprio Carlos Maria è stato il protagonista delle ultime storie di Instagram dei suoi genitori, avendo compiuto l’8 agosto 22 anni. Ormai è un uomo e la somiglianza con il papà è sempre più evidente.
Una giornata all’insegna dei festeggiamenti quella dell’8 agosto in famiglia Corona. Fabrizio, infatti, gli ha dedicato su Instagram post carichi di immagini e di ricordi di giornate trascorse insieme, come il discorso del ragazzo per i 50 anni di suo padre e la frase carica di significato: “Per sempre fino alla fine dei miei giorni”.
Carlos Maria e Fabrizio Corona: padre e figlio sono uguali e inseparabili
Carlos ha gli occhi e i capelli neri come Fabrizio e tra i due c’è una bella complicità. Nel video che l’imprenditore ha postato sui social si abbracciano e insieme sorridono al cellulare. Di un’altra atmosfera sono invece le parole di Nina Moric che nelle sue storie scrive: “Fa troppo male“. L’ex modella infatti non ha trascorso questo momento con il figlio e riporta alla memoria attraverso alcune foto i compleanni del passato, quando invece erano sempre insieme.
Il ragazzo che è affetto da psicosi transitoria acuta, dal compimento dei 18 anni si è avvicinato tantissimo a suo padre, tanto che adesso sembrano inseparabili. Nina Moric sulle sue storie Instagram, sottolineando il suo stato d’animo in questo momento. Il ragazzo non ha preso parte neanche al suo di compleanno festeggiato il 22 luglio, perché si trovava in comunità: è uscito qualche giorno fa giusto in tempo per raggiungere suo padre in Sicilia.
Carlos Maria infatti è entrato in una comunità a gennaio per la patologia di cui soffre. La psicosi transitoria acuta è un disturbo psicotico caratterizzato dall’insorgenza improvvisa e temporanea di sintomi psicotici che possono includere deliri, allucinazioni, disorganizzazione del pensiero e comportamento, e disturbi dell’umore. Questi sintomi tendono ad avere una durata relativamente breve, solitamente meno di un mese, e la persona può tornare al suo stato di funzionamento normale una volta risolto l’episodio.
“Per essere definita tale, la psicosi breve non deve durare più di un mese. Per questo è un disturbo la cui diagnosi si può fare solo a posteriori, una volta trascorso questo periodo di tempo”, ha spiegato a ‘Vanity Fair‘ il dottor Massimiliano Dieci, responsabile dell’Unità Operativa di Riabilitazione Psichiatrica degli Istituti Clinici Zucchi di Carate Brianza.