Il timballo abruzzese non è una lasagna: le principale differenze

Non chiamatela lasagna! Il timballo abruzzese, una delle ricette tradizionali più gustose e caratteristiche, pronto a conquistare le vostre tavole.

La tradizione di un luogo passa anche, forse soprattutto, da ciò che gli abitanti di quel luogo servono sulle tavole dei propri commensali, Un piatto buono, gustoso, divertente da mangiare, è sicuramente un ottimo biglietto da visita in grado di far identificare l’ospite come accogliente e premuroso. E in Abruzzo, tra i piatti che più di altri sprizzano ospitalità e gusto, spicca sicuramente il famoso timballo abruzzese.

TIMBALLO E LASAGNA foto gransasso_ristorante inabruzzo.it
TIMBALLO E LASAGNA foto gransasso_ristorante inabruzzo.it

Se siete nuovi a questa ricetta ed è la prima volta che vi ci approcciate, c’è un errore che potrebbe risultarvi fatale: chiamare il timballo abruzzese, “lasagna”. Un’onta di vergogna potrebbe liberarsi su di voi, quasi quanto dire “arancina” a Catania o criticare la pizza a Napoli. E dunque, per riuscire ad arrivare preparati, ecco di seguito tutto ciò che c’è da sapere sul gustoso timballo abruzzese.

Ecco come si fa

Il timballo abruzzese è uno di quei piatti che porta gioia quando viene servito, che piace ai più piccoli grazie ai sapori decisi, ai più grandi perché ricorda i tempi andati in cui le nonne non lo facevano mai mancare durante i pranzi familiari. Scambiarlo con le più classiche lasagne, non è certo così complicato dato che forma, consistenza e, in certi casi, gusto finiscono con l’essere assimilabili. Ecco dunque come fare per riconoscere i due piatti.

Cambia tutto foto ristorantepastorieroma inabruzzo.it
Cambia tutto foto ristorantepastorieroma inabruzzo.it

La prima differenza, sta nella preparazione: le lasagne infatti, sono ottenute sovrapponendo vari strati di fogli di pasta, a volte fresca a volte secca ma poco conta. Tra uno strato di pasta e l’altro poi, va inserito il ripieno che si preferisce, dalla carne alle verdure; il timballo invece, è molto più simile a un pasticcio fatto con vari ingredienti base, a seconda delle preferenze. Si può spaziare dalla pasta al riso, dalla carne alle verdure.

Anche la forma è importante per riuscire a capire immediatamente, anche prima dell’assaggio, di cosa si tratti. Le lasagne infatti, vista la forma dei fogli di pasta utilizzati nella preparazione, vengono disposte in teglie rettangolari o quadrate al massimo. Il timballo, tradizionalmente, viene preparato in contenitori rotondi o al massimo ovali e, a differenza della lasagna, va cotto in uno stampo più alto.

L’ultima differenza, sta nell’origine dei due piatti. Il timballo, per tradizione, è stato concepito come prodotto anti-spreco, fatto da contadini che dovevano liberarsi di prodotti vari (sia vegetali che di derivazione animale) prima che andassero a male e finivano per mescere tutto, creando il tipico timballo. Le lasagne hanno un’origine sicuramente più nobile, dato che se ne hanno testimonianze tra i romani e alla Corte Angioina.

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