Kobe Bryant: il video ricordo del Milan è commovente

Sono passati quattro anni dalla tragedia ma il ricordo è ancora vivo e il Milan ha scelto un modo preciso per celebrare Kobe Bryant

C’era nebbia quella mattina a Los Angeles, non una situazione consueta, ma l’elicottero era decollato lo stesso. Una decisione che ha cambiato tutto nella vita di diverse famiglie, compresa quella di Kobe Bryant. E anche se sono passati quattro anni dalla tragedia, il ricordo è sempre vivo.

Sono passati 4 anni dalla scomparsa di Kobe Bryant: nessuno lo ha dimenticato
Sono passati 4 anni dalla scomparsa di Kobe Bryant: il video ricordo del Milan (Ansa Foto) – Inabruzzo.it

Il 2020, quello della pandemia mondiale, era cominciato nel peggiore dei modi. Uno schiaffo inatteso, quando in California erano le 9.40 del mattino e in Italia pomeriggio inoltrato. Quel volo non doveva nemmeno partire ma, come ha stabilito l’inchiesta ufficiale in via definitiva un paio di anni dopo, il pilota voleva dimostrare ad un cliente importante di essere abile.

Invece sono morti in nove, a cominciare da lui, da Kobe e dalla figlia Gianna Maria che aveva solo 13 anni ed era lanciatissima a ripercorrere la carriera del padre. Lo schianto nella zona di Calabasas ha messo fine ad un’era, oltre ad essere una tragedia personale per tutti i familiari di chi ha perso la vita quel giorno.

Dalle udienze al tribunale di Los Angeles, nei mesi successivi, erano emersi nuovi particolari drammatici su quella giornata. A raccontarli, la vedova del campione, Vanessa. Era a casa con le altre due figlie quando un suo assistente la avvisò dell’incidente, dicendo che pareva ci fossero sopravvissuti.

Aveva provato a raggiungere il luogo dell’incidente senza riuscirci. Così era andata alla stazione dello sceriffo di Malibu insieme a Rob Pelinka, general manager dei Los Angeles Lakers. “Ero al telefono, stavo cercando di chiamare mio marito. E poi sono arrivate tutte queste notifiche via social che dicevano: ‘RIP Kobe. RIP Kobe. RIP Kobe’. La mia vita non sarà mai la stessa senza mio marito e mia figlia”.

Kobe Bryant: il video ricordo del Milan ha fatto il giro del mondo, immagini da brividi

Chi ha avuto la fortuna di vivere due epoche d’oro della NBA, quella di Michael Jordan e quella di Kobe Bryant, sa cosa ha significato la loro presenza in campo, Gli altri si dovranno accontentare di vedere tutto sul web, ma non è la stessa cosa.

Alla storia sono passati tutti i numeri di Kobe. Per 20 anni con la stessa maglia, quella dei Los Angeles Lakers (anche se era stato scelto dagli Charlotte Hornets) dal 1996 al 2016, con cinque titoli NBA: il primo nel 2000, iniziando una tripletta, e l’ultimo nel 2010. Ma è stato anche 18 volte All-Star e ha vinto due Olimpiadi con la maglia degli Stati Uniti.

Il Milan ha celebrato fin da subito a San Siro il ricordo di Bryant: un rtifoso speciale
Il Milan ha celebrato fin da subito a San Siro il ricordo di Bryant (Ansa Foto) – Inabruzzo.it

Cifre che raccontano, ma in realtà dicono anche poco. Molto più interessante è il suo passato in Italia, un Paese che ha amato profondamente perché con la nostra cultura e la nostra lingua era cresciuto. Una vita da globetrotter, dietro al padre Joe che ha giocato a lungo nel nostro Paese dal 1986 al 1991.

A Rieti e in seguito a Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia, ultima tappa prima di fare rientro negli States. In ogni città il piccolo Kobe era stato iscritto a scuola e frequentava anche la palestre, dove ha lasciato moltissimi amici e ricordi. Non a caso le figlie portano tutti nomi italiani: Natalia Diamante, Gianna Maria, Bianka Bella, Capri Kobe.

Ecco perché ogni volta tornava con un grande sorriso e aveva anche promesso di chiudere la sua carriera in Italia. Non è successo e allora ne ha approfittato per andare a vedere il suo Milan tutto le volte che ha potuto. In una vecchia intervista spiegava così la sua passione: «Credo che se mi tagliassero il braccio sinistro, sanguinerei rossonero. Da quello destro, invece, uscirebbe il gialloviola dei Lakers».

Normale quindi che ogni 26 gennaio il Milan ricordi uno dei suoi tifosi più famosi e appassionati. Infatti è successo anche quest’anno con un post che ha fatto commuovere tutti, perché resta una ferita ancora aperta.

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