La strega curatrice, la tragica fine della giovane donna abruzzese: dalla leggenda alla storia

Conoscete la storia della strega curatrice? La tragica fine della giovane donna abruzzese: storia o leggenda?

È una delle storie più leggendarie dell’Abruzzo e ancora oggi affascina generazioni intere perché racconta di una strega curatrice e della tragica fine che ha riguardato la sua breve vita. Ma cosa le è successo e perché è così famosa? Scopriamolo insieme.

Leggenda strega curatrice
La strega curatrice, la tragica fine della giovane donna abruzzese – Inabruzzo.it

Una delle storie più famose dell’Abruzzo riguarda una donna, Ernestina di Pompeo, meglio conosciuta come strega curatrice. Risale al 1619 la leggenda della donna abruzzese, figlia di Alberico pescatore e di Ave massaia e lavatrice. La ragazza nasce a Campli nel 1598 e dopo varie vicende si traferisce a Giulianova, anche per il lavoro del padre. Una vita normale insomma, che ben presto però cambia del tutto: ecco cosa accadde.

La storia della strega curatrice: chi era Ernestina Di Pompeo

Ernestina cresce in un’umile dimora e vive in modo molto semplice, accanto al mare, in una baracca di legno con il padre e la madre. Aiuta la donna nelle faccende di casa e a vendere il pesce al mercato. All’età di 17 anni Ernestina, invogliata dalla zia, ostetrica del paese, inizia a imparare le arti dell’alchimia e della farmacia. Questa però diventa la sua condanna a morte infatti la donna, diventando ormai molto abile, viene accusata di essere una strega.

Storia strega curatrice
Chi è stata Ernestina Di Pompeo – Inabruzzo.it

In più si aggiunge l’accusa di aver avuto una figlia senza avere marito. Insomma da guaritrice e disposta ad aiutare sempre gli altri, diventa una persona da evitare, costretta a difendersi dalle calunnie pericolose. Nessuno dei suoi pazienti, ai quali aveva anche salvato la vita, si oppose al Santo Uffizio. In quegli anni si poteva rischiare di essere accusati di collaborazionismo e di subire la stessa condanna a morte dell’imputato.

Ernestina si ritrova a essere accusata di stregoneria soprattutto quando la figlia, nata da una relazione clandestina, inizia a soffrire di crisi epilettiche. All’epoca, non conoscendo nulla dell’epilessia, vennero scambiate per maleficio. La donna viene così rinchiusa in carcere, torturata, processata e separata dalla figlia e dopo pochi mesi arriva anche la condanna di morte sul rogo.

La storia però diventa ancora più tragica nel finale. Anche la figlia, di appena 1 anno, viene accusata di essere posseduta dal Diavolo e per la piccola arriva la stessa drammatica fine: la condanna a morte. Mamma e figlia vengono così bruciate sul rogo con l’accusa di stregoneria e la loro storia diventa nei secoli una leggenda. Quella delle strega curatrice Ernestina e della piccola Francesca è la più tragica storia abruzzese che esista e conoscerla spezza davvero il cuore.

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