Sconfitta a tavolino in Serie A: verdetto ufficiale

Tutto il mondo, non solo quello dello sport, guarda all’Italia per un sentenza che si annuncia epocale: è arrivata la richiesta ufficiale

Quando il calcio finisce in un’aula di tribunale, sportiva o giudiziaria, c’è sempre aria di cambiamento e succederà anche questa volta. Perché il limite è stato passato e solo una sconfitta a tavolino può mettere fine alle polemiche, aprendo una nuova era.

Sconfitta a tavolino. c'è la richiesta ufficiale: sta succedendo davvero
Sconfitta a tavolino: c’è la richiesta ufficiale (Ansa Foto) – Inabruzzo.it

La domanda che tutti, tifosi e addetti ai lavori, adesso si fanno è una sola: possono bastare 5 minuti per cambiare la storia? Sono quelli della sospensione, sabato scorso, al Bluenergy Stadium di Udine della partita Udinese-Milan.

Cosa è successo l’hanno visto e sentito tutti, perché le immagini hanno fatto il giro del mondo rilanciate anche in Paesi come gli Stati Uniti che non vivono solo di calcio. Mike Maignan che si strappa il velcro dai guanti ed esce dal campo seguito dai suoi compagni. La sua voglia di non tornare, la trattativa per ricominciare, gli appelli dall’altoparlante. Tutto in realtà poco utile, perché i cori, i fischi e quelle parole pesanti come ‘scimmia’ urlate nei confronti del portiere rossonero sono continuate.

Ora toccherà alla Procura di Udine, che ha già aperto un’inchiesta per ora contro ignoti, dare una prima risposta. Ci sono le immagini della curva, obbligatorie per ogni club di Serie A, e glu audio di quello che è successo soprattutto nel primo tempo. Quindi scatteranno i Daspo per i tifosi ritenuti colpevoli e sarà un primo passo.

Sconfitta a tavolino in Serie A: la decisione sta per arrivare, c’è la richiesta ufficiale

Tutto il resto però arriverà dal mondo del calcio. La linea, dettata agli arbitri fin dalla scorsa estate, era molto chiara e l’aveva spiegata il designatore arbitrale Gianluca Rocchi la scorda estate. In caso di cori razzisti, sospensione della gara per qualche minuto. Poi l’arbitro si sarebbe rimesso alle decisione dell’ufficiale di pubblica sicurezza, che deve sempre decidere se sospendere o meno la gara.

A Udine non è successo, ma non è colpa di Fabio Maresca che la dirigeva. L’arbitro napoletano ha fatto il suo dovere sospendendo tutto e poi nelle ore successive all’Ansa ha raccontato il suo disagio. Ha cercato di comportarsi come un fratello maggiore nei confronti di Maignan, rassicurandolo e dicendogli che avrebbe subito provveduto a far partire gli annunci. Anche lui si è sentito a disagio, come tutti quelli che amano lo sport.

Maignan-Udinese sconfitta tavolino
Il caso Maignan-Udinese sta scuotendo il mondo (Ansa Foto) – Inabruzzo.it

Al portiere del Milan è arrivata la solidarietà da tutto il mondo del calcio e non solo, in Italia come all’estero. Lui ha risposto con un lungo post social spiegando che i razzisti devono smetterla di nascondersi nell’anonimato. Ma gli altri spettatori e l’Udinese, che non voleva la sospensione, sono complici, così come lo saranno d’ora in poi tutti quelli che non interverranno.

Le parole più dure però sono arrivate da Gianni Infantino. Il presidente della Fifa ha ribadito che il razzismo non può far parte del mondo dello sport e ha chiesto di usare la mano pesante: “Deve essere comminata la sconfitta a tavolino per le squadre i cui tifosi si siano resi protagonisti di atti di natura razzista, provocando così l’annullamento della partita”. Ora vedremo cosa farà il giudice sportivo della Serie A.

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