È stato confermato lo sciopero di martedì 4 giugno da parte dei lavoratori della TUA, la società del Trasporto Unico Abruzzese. I rappresentanti dei sindacati spiegano le motivazioni.
Si torna a parlare di uno dei problemi che maggiormente, negli ultimi anni, ha afflitto l’Abruzzo, tra semplici cittadini e lavoratori che si sono trovati a essere stretti in una morsa da cui pare estremamente complicato liberarsi. La situazione dei trasporti interni della Regione infatti, da sempre rappresenta una questione che accende gli animi, considerando che tanti abitanti dei comuni montani lamentano spesso di trovarsi totalmente isolati dai grandi centri proprio per mancanza di collegamenti funzionali.
La questione però, da diverso tempo, si è accesa maggiormente e vede al centro la società che si occupa della gestione della maggior parte dei trasporti interni della Regione: la TUA. Tante sono state le lamentele dai fruitori dei servizi di TUA, dai ritardi cronici fino alle corse cancellate senza il giusto preavviso. Ora, a protestare è il personale di trasporto coadiuvato dai sindacati di categoria.
Cosa dicono i sindacati
Con una nota, è stato confermato lo sciopero che avrò luogo martedì 4 giungo in tutto l’Abruzzo e che interessa il settore dei trasporti. In particolare, saranno i dipendenti della TUA a spegnere i motori, non effettuando le normali corse di servizio nell’orario compreso tra le 9.00 e le 13.00. Alle 9.30 inizierà il sit-in da parte di dipendenti e sindacati davanti alla sede dell’azienda.
Lo sciopero è stato proclamato dalle segreterie regionali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal. Come viene riportato nella nota dei sindacati:” il personale viaggiante non effettuerà il servizio da le ore 9:00 a le 13:00. Si terrà un sit-in, da le ore 9:30 fino ale ore 13:00, dinanzi gli uffici Tua Spa in via S. Luigi Orione Pescara”. Come viene precisato, le organizzazioni sindacali avevano cercato di evitare la protesta, cercando il dialogo diretta con l’azienda.
Nonostante siano state riferite le varie criticità che affliggono le condizioni di lavoro dei dipendenti, “nessuna risposta positiva è arrivata da la società Pubblica di Trasporto Regionale, netta chiusura e nessuna possibilità nel potere aprire un tavolo di confronto accettabile”. Le questioni su cui si cerca di puntare l’attenzione sono: sub-affidamenti, accorpamento residenze, mancata assunzione di autisti, mancata assunzione di meccanici, mancato contrasto all’evasione.
La mancanza di assunzioni è stato sicuramente il problema che più si è reso tangibile per i cittadini che, cercando di usufruire dei servizi TUA, hanno continuato a riscontrare disagi non attribuibili ai lavoratori dipendenti, a cui con una frequenza esagerata veniva fatta richiesta di turni straordinari che, secondo quanto riferiscono alcuni, non sono ancora stati pagati.